STAMMTISCH I: MONUMENTI E SIMBOLI TRA STORIA, MEMORIA E IDENTITÀ

Lungomare, 19.30 h

 

Con: Siegfried Baur, Andrea Di Michele, Mauro Fattor, Christoph Franceschini, Teodora Lara Rivadeneira, Georg Rottensteiner; moderatore Giorgio Mezzalira.

Le zone di confine sono luoghi dove possono alternativamente disporsi le ragioni del conflitto oppure proporsi quelle della convivenza. Le memorie possono presentarsi condivise oppure con le divise dei rispettivi blocchi identitari, etnici. Se condividiamo l’affermazione che la memoria e la cultura della memoria sono importanti e potenti strumenti su cui si fonda l'organizzazione del consenso e la legittimità del potere politico, oltre ad essere un patrimonio nella cui cura si consolida l’immagine stessa di una certa società, non possiamo non considerare centrali le questioni che riguardano quei mezzi, quegli strumenti, che possono rappresentare e trasportare la/le memoria/e. Simboli e monumenti fanno parte di questo strumentario. Bolzano, capoluogo che si candida a diventare Capitale europea della cultura per il 2019, è il nostro punto di partenza.

Intendiamo riflettere insieme intorno a tre temi, posti in forma di domande: Memoria collettiva: Quanto pesa la memoria sui rapporti tra i gruppi linguistici, sulla convivenza? Tra storia e memoria: Perché “depotenziare” i simboli e i monumenti del Fascismo? Identità e spazio pubblico: Erigere un monumento alla convivenza?